La Ruota del destino

Raisa, Isabella Rainieri, pittrice

Raisa, Isabella Rainieri

Biografia

Isabella Rainieri, laureata in Economia e Commercio inizia a dipingere negli anni '90, utilizzando acquerello e tempera interpretando uno stile semi-figurativo espressionista. Continua il suo percorso artistico utilizzando l'acrilico e l'olio su tela passando poi a smalti e metalli su tavola approdando negli ultimi anni ad uno stile informale permeato di geometrie astratte e virtuali.

Vincitrice del 1° premio del Concorso Nazionale " Lo scudo d'oro 1999" città di Piacenza

L'artista si definisce interprete originale di un nuovo "Geometrismo composto".

Lungo il cammino, già decennale, espone in numerose città italiane ed estere tra cui "Art-Expo", con successo di critica e pubblico.

Durante gli inizi del nuovo millennio ci presenta uno stile nuovo e significato legato alla net-art, arte digitale: il "VirtualReal" del terzo millennio di cui è interprete originale e riconosciuta.

Raisa vive e lavora a Salsomaggiore Terme, Parma, PietraSanta e La Spezia.

Esposizioni

  • Milano (galleria Battaglia, 1996)
  • Pisa (galleria d'arte circolo dei pittori "Jackson Pollock", 1996)
  • Parma (galleria Alphacentauri, 1997)
  • Piacenza (galleria d'arte contemporanea "La Meridiana", 1997)
  • Innsbruck (Fiera internazionale d'arte moderna, 1998)
  • Venezia (galleria d'arte contemporanea "Studio due", 1998)
  • Parma (galleria "Visivo-Uditivo", 1998)
  • New York (Art expo - Fiera internazionale, 1999)
  • Cortina d'Ampezzo (Spazio Scaglioni, 2002)
  • Ferrara (Premio galleria Alba, 2003)
  • Piacenza (Premio speciale della giuria "Emozioni e magie del Natale, atelier d'arte di Roberta Braceschi, 2005)
  • Parma (II Mostra mercato arte contemporanea 2° edizione, 2005)
  • Torino (galleria Arteincontri, 2005)
  • Sharjah Emirati Arabi Uniti (Mostra "The artcard", Art Museum Sharjah, 2005)
  • Parma (Spazio Filippini, 2006)
  • La Spezia (Teatro Civico "La fratellanza", 2006)
  • Cremona (WW ArPWordWeb ART PRIZE concorso virtuale galleria Immagini 2005/2006)

Presente sul catalogo d'arte moderna Giorgio Mondadori n. 41 2005/2006.

Anni '90: Semifigurativo espressionista

Questo è il periodo che Raisa vive negli anni '90. Utilizza acquarello e tempera su tavola e cartoncino, acrilico e olio su tela. Segue numerosi corsi e laboratori al fine di intepretare al meglio lo stile.

Anni '90: Geometrismo composto

Utilizza smalti e metalli su tavola, approdando negli ultimi anni ad uno stile informale permeato di geometrie astratte e vituali. Raisa ha prodotto sagome metalliche geometriche, applicandole sulla tela con l'ausilio dell'aerografo.

Anni 2000: Spatolato murales

Utillo della spatola in svariate forme e modi stendendo stucchi e colori corposi gli uni sugli altri, dando l'effetto dell'affresco.

Virtual real del terzo millennio

Ora Raisa vuole presentare una ricerca ben definita. Lo svolgimento e l'evoluzione della sua anima e della sua opera portano Raisa a vivere un sottile passaggio dal "VirtualReal" celebrato all'esposione di Pietrasanta nel 2006, al "TecnoVirtualReal" sbocciato alla mostra di Piacenza nel 2007.

L'obiettivo di Raisa è mostrare a chi vede le sue ultime opere questa transizione dove il progetto illlustrerà l'ultimo importante gradino per il passagio al Tecno, al segno più metallico, al colore meno puro, ad una tavolozza più uniforme, alla forma meno strettamnete geometrica. Dove sempre e comunque "l'interno psicologico in cui si formano pensieri, emozioni, impulsi, lascia spazio a segni computerizzati che trasformano in potenziali messaggi e codici della fantasia creatrice il caos ordinato che permea la sua mente".

Rassegna Stampa

Utillo della spatola in svariate forme e modi stendendo stucchi e colori corposi gli uni sugli altri, dando l'effetto dell'affresco.

Dicono di me

Articolo di Giovanni Bovecchi

Klee, Pollock, Warhol: l'action painting di Isabella Rainieri (Raisa) sembra ubbidire allo stesso impulso neo- espressionista, informale e attivo, del gesto astratto, segnale profondo delle inquietudini inconscie arcaiche, archetipe e collettive.

La pittura di Raisa è una continua ricerca, ossessiva, di attribuzionismo alle forme elementari essenziali, laddove il colore degli acrilici segna l'impasto costruttivo di una densità che fonda l'architettura sensoriale delle sue proprie emozioni. Segni e impronte cromatiche apparentemente casuali costituiscono il leit-motiv di questo suo nuovo alfabeto linguistico facendo riverberare un lo scisso e dicotomico in bilico, e dialettico, tra esigenza logica e caos espressivo irrazionale. Non rare sono le figure geometriche utilizzate: cerchi, quadrati, triangoli, elementi primordiali a cui l'autrice probabilmente conferisce un significato simbolico di ritorno alle origini. Anche l'impasto cromatico è con tutta evidenza a carattere primordiale con prevalenza dei colori primari in una struttura di patterning, a volte utilizzando l'impronta di matrici.

La titolistica medesima è dicotomica e ossimorica. La dialettica del virtual real è, per definizione, un ossimoro laddove il "virtuale" entra in contrapposizione con "reale" e viceversa. Ma la matrice unificativa del comparto fraseologico costituisce di per sé l'entità espressiva di una nuova figura letteraria che proprio sull'apparente contrapposizione terminologica fonda l'efficacia del terzo elemento di comunicazione incidente a livello subliminale. Ossimorica e contrappositiva è perfino la tecnica espressiva che, per una sorta di capriccio del talento, è sottoposta ad un continuo scambio di gioco delle parti creative: l'artista scrive e disegna con la mano destra ma dipinge e colora con la mano sinistra. Una inedita forma di mancinismo rovesciato e bipolare governa quindi tutta l'attività creativa di questa giovane artista, spinta oltremodo a leggersi, e leggere la realtà, in modo surreale e simbolico.

Ogni sua opera è, perciò, spinta in avanti forzando quelle leggi di gravità sensoriale che vorrebbero uniformare le le linguistiche espressive e costringerle all'interno di parametri codificati e certi. Qui, l'attività dell'emisfero destro dell'autrice rivendica un suo proprio interiore diritto di rivoluzione nella più ampia libertà d'espressione e di immaginazione, quasi a costituire un ipotetico ed invisibile ponte tra il remoto e il presente, tra inconscio irrazionale e conscio razionale, tra violazione delle regole e codici di comportamento.

Un'attività codicistica e razionalistica parrebbe invece, nelle ultime opere realizzate con tecnica informatica, far capolino nelle geometrie spinte dei segni e nell'uso dei colori accesi e delle sfumature computerizzate. Questa tecnica, mediante l'utilizzo del mezzo informatico, costituisce per l'artista un diverso approccio all'opera pittorica (Virtual Real), mediando l'esperienza irrazionale della creazione e della trasposizione del proprio mondo interiore tramite un veicolo che si presenta prettamente logico e concreto. Si tratta forse di un ultimo, finale tentativo di Raisa di conciliare i due poli contrapposti del proprio lo, la ricerca di una via che possa condurre quantomeno alla convivenza pacifica di queste due realtà.

Autoritratto

Raisa, Isabella Rainieri, pittrice

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